Come il simbolo della scuola Samo, ogni allievo mantiene la sua unicità all’interno del gruppo e il gruppo acquisisce una sua personalità, rispetto a questo gli viene dato un nome che lo contraddistingue.

Condividiamo alcune frasi estratte dalle loro tesi:

dal Gruppo Delle Spighe
“…MI accorgo che ho la possibilità di affinare la sensibilità delle mie mani, di percepire l’energia che scorre lungo i meridiani che ho la possibilità di riequilibrare un sistema. Mi rendo conto che i bravi operatori possono realmente aiutare il ricevente affichè si riequilibri il flusso energetico possono così fare prevenzione. Capisco che questo trattamento è una vera e propria meditazione: Il contatto si è trasformato in qualcosa di più profondo e sottile di maggior empatia e comunicazione”

Du Mai/Rei Mai

“…Ero rimasta incantata dal loro percorso e dal fatto che non toccassero gli arti superiori ed inferiori; in oltre mi aveva colpito la forma che disegnano essi infatti sono come due fili che tagliano il nostro busto a metà e formano tra loro un cerchio che procede dal basso verso l’alto all’infinito la consapevolezza quindi di avere dentro il mio corpo un cerchio di energia, simbolo di perfezione ed armonia. Mi ha fatto capire che dentro ogni essere umano esiste la perfezione ed equilibrio. Il Cammino che ho intrapreso incarna il messaggio dell’asse Shao Yin, dove i miei reni mi ricordano il radicamento e l’ascolto del cuore lasciandomi così trasportare dal Fiume che sgorga dalle profondità di me ed arriva al mio centro, imparando dall’acqua, fluendo con grazia insieme al cambiamento”

dal Gruppo Il Potere del Silenzio
“… Quella bellezza era entrata nel mio cuore, ed era scaturita una grande lacrima, una nuova consapevolezza: poteva esserci una nuova vita”

“… Essere riconosciuti per il sapere è solo una soddisfazione dell’ego. La vera gioia è essere riconosciuti per se stessi”

dal Gruppo Gli Alchimisti
“… Credevo di essere un caso perso, senza speranza, non potevo immaginare che un semplice tocco potesse scuotere il mio animo e far vibrare quel muro che credevo inscindibile”

“… questo percorso mi ha insegnato a riconoscere il mio grande ego, ha consentito alla bambina di uscire e di farsi coccolare con tenera cura e senza timore”

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